
In Abruzzo dati recenti hanno segnalato la presenza di PFAS nelle acque, seppur entro i limiti di legge. Un campanello d’allarme non sottovalutato dai Consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Francesco Taglieri ed Erika Alessandrini, che hanno portato repentinamente il caso all’attenzione del Consiglio regionale, ottenendo l’approvazione, all’unanimità, di una Risoluzione per aggiornare il Piano di Tutela delle Acque della Regione.
Ma cosa sono i PFAS?
Si tratta di una vasta famiglia di sostanze chimiche utilizzate in numerosi settori industriali per la loro resistenza all’acqua e ai grassi. Il problema è che queste molecole sono praticamente “eterne”: si accumulano nell’ambiente e nel nostro organismo, con effetti potenzialmente gravi sulla salute. Studi scientifici consolidati hanno evidenziato che l’esposizione ai PFAS può comportare rischi per il fegato, il sistema endocrino, il sistema immunitario e la fertilità. Sono stati inoltre associati a un aumento del rischio di tumori, a complicazioni in gravidanza e impatti negativi sullo sviluppo neurologico e osseo nei bambini.
La presenza di PFAS nelle acque, quindi, non è solo un problema ambientale, ma rappresenta un potenziale rischio sanitario che impone un rafforzamento della sorveglianza e l’adozione di strumenti di controllo sistematici, per intercettare il problema prima che diventi emergenza, come già accaduto in altre regioni italiane.
La Risoluzione approvata grazie al M5S prevede:
– l’aggiornamento del Piano di Tutela delle Acque con un focus specifico sui PFAS;
– un programma di monitoraggio capillare e continuo;
– la mappatura delle aree potenzialmente esposte;
– la definizione di limiti di concentrazione più stringenti rispetto a quelli nazionali;
– la creazione di un portale pubblico per la trasparenza dei dati;
– l’istituzione di un osservatorio tecnico-scientifico permanente.
Ancora una volta il Movimento si conferma una forza politica attenta all’ambiente e alla salute del territorio e di chi lo abita, nonché una garanzia di trasparenza ed efficacia per tutti gli abruzzesi che hanno il diritto di sapere cosa c’è nell’acqua che bevono e che usano per cucinare.
All’approvazione del documento seguirà un attento lavoro di monitoraggio affinché quanto approvato nella Risoluzione diventi presto realtà operativa. La qualità dell’acqua non può essere data per scontata: prevenire significa proteggere la salute dei cittadini e salvaguardare il patrimonio ambientale e produttivo.