Il Movimento 5 Stelle ci mette sempre la faccia: solidarietà a Thomas De Luca

In queste ore l’assessore regionale dell’Umbria all’ambiente e all’energia, Thomas De Luca, è oggetto di gravi insulti e minacce per aver semplicemente fatto chiarezza intorno a un atto della Giunta regionale guidata dalla presidente Stefania Proietti. La Giunta dà mandato all’avvocatura per procedere al ricorso al Tar dell’Umbria per i contenuti di un atto del Comune di Terni ritenuto illegittimo. L’assessore De Luca, che sta subendo gravi minacce per questo, non è responsabile di questa situazione e a lui va la nostra piena solidarietà per gli attacchi e le offese.

Tutto questo per aver pubblicato degli atti, nel caso specifico il verbale della Conferenza dei Servizi decisoria del 3 novembre 2022, in cui si evidenzia che l’allora Giunta regionale di centrodestra decise per il dissenso motivato alla realizzazione della clinica e autorizzando la costruzione dello stadio, ma con altro piano finanziario, non collegato alla clinica stessa. La realizzazione della clinica, peraltro, doveva essere prevista nel Piano sanitario regionale, all’epoca inesistente tanto che era in vigore ancora quello del 2011.

Il piano sanitario non fu poi mai votato dalla giunta Tesei.

L’attuale Giunta regionale ha dovuto obbligatoriamente agire per l’impugnazione della Determina Dirigenziale del Comune di Terni n. 2088 del 23 luglio 2025 sul progetto Stadio-Clinica a tutela della correttezza amministrativa, della trasparenza e dell’integrità dell’ente regionale. Purtroppo l’atto del Comune di Terni, come riportato in una nota stampa dell’avvocatura regionale è “palesemente e oggettivamente viziato e illegittimo”.

La determina del Comune di Terni che la Giunta regionale ha dovuto impugnare ritiene, erroneamente, di superare le prescrizioni della Conferenza dei Servizi tramite la delibera della Giunta Tesei 1399/2023 che individuava 80 posti letto convenzionati per la provincia di Terni, ma non vincolandoli al progetto in questione. Inoltre, la determina ignora l’obbligo di richiedere la verifica preliminare di compatibilità del progetto con la programmazione regionale.

In poche parole la Regione sarebbe stata costretta a compiere un atto illegittimo, davanti ad una Conferenza dei Servizi per una clinica che si è conclusa senza “assenso alla realizzazione” non prevista nel Piano sanitario, non accreditata e non ancora costruita, violando ogni legge in materia ed esponendo l’ente a ricorsi e a conseguenze penali.

Inoltre, è stato ignorato un precedente giudizio del TAR Umbria che aveva già accertato come l’autorizzazione alla realizzazione della clinica fosse stata negata dalla precedente giunta Tesei.

Non c’è alcuna minaccia o sproloquio che può cambiare questa evidenza dei fatti.