
Il Consiglio regionale dell’Abruzzo ha approvato all’unanimità la legge proposta dal Movimento 5 Stelle, a mia prima firma, per garantire più sicurezza al personale sanitario e sociosanitario sul posto di lavoro.
Ogni giorno medici, infermieri e operatori sociosanitari subiscono minacce, aggressioni verbali e fisiche nei pronto soccorso, negli ambulatori e nelle strutture sanitarie. Lavorano sotto pressione, con turni massacranti, spesso senza adeguati strumenti di tutela. La legge regionale del Movimento 5 Stelle è una risposta concreta per garantire loro un ambiente di lavoro più sicuro, insieme alla dignità personale.
Il provvedimento introduce misure immediatamente attuabili: formazione obbligatoria per il personale su prevenzione e gestione dei conflitti, con particolare attenzione alle tecniche per la de-escalation, installazione di videosorveglianza, pulsanti e maniglioni antipanico, protocolli con le forze dell’ordine per garantire presidi e interventi tempestivi, supporto psicologico e assistenza legale per il personale aggredito. Sono previsti anche un sistema di monitoraggio costante degli episodi di violenza, relazioni periodiche al Consiglio regionale per eventuali adeguamenti normativi e incentivi per le strutture private che adegueranno i propri standard di sicurezza.
La legge risponde a un’esigenza urgente, troppo a lungo ignorata. Non possiamo più assistere in silenzio ad inaccettabili episodi di violenza avvenuti, anche nelle ultime settimane, nelle strutture sanitarie abruzzesi. La Politica deve garantire ambienti di lavoro sicuri e dignitosi, al di là degli schieramenti. Per questo l’approvazione all’unanimità della nostra Legge ci rende particolarmente soddisfatti.
Importante sottolineare che la legge è a costo zero per le casse regionali, grazie alla clausola di invarianza finanziaria. Un motivo in più per chiedere alla Giunta regionale dell’Abruzzo di non perdere tempo: ogni giorno di ritardo può voler dire nuovi rischi per chi lavora negli ospedali.
Quella conseguita dal Movimento 5 Stelle in Abruzzo è una vittoria di civiltà. Finalmente dotiamo la nostra sanità regionale di strumenti reali per tutelare tutto il personale sanitario, spesso ripagato più a parole che con atti concreti nella sua missione lavorativa e umana svolta in condizioni difficili e con un carico di stress enorme. Le aggressioni non sono più tollerabili: ora la legge va attuata senza perdere altro tempo.