Referendum 8-9 giugno: non fate come La Russa. IO VOTO!

L’8 e 9 giugno 2025 avremo la possibilità concreta di cambiare qualcosa con uno strumento potente e reale: il referendum.

Eppure, chi dovrebbe essere il custode delle istituzioni democratiche, come il Presidente del Senato Ignazio La Russa, ha deciso di lanciare un messaggio chiaro: “Farò propaganda affinché la gente se ne stia a casa”. Un’affermazione, condivisa da tutto il Governo Meloni, che suona come uno schiaffo alla partecipazione popolare, un invito all’apatia e all’astensionismo.

Ma noi non ci stiamo. Perché, quando chi detiene il potere invita a restare a casa, è proprio allora che bisogna alzarsi e andare a votare.

I referendum in programma toccano temi fondamentali per la vita di milioni di lavoratori: la lotta contro i licenziamenti illegittimi, più diritti per i lavoratori delle piccole imprese, una stretta sul precariato, più sicurezza sul lavoro e più responsabilità negli appalti.

Sono battaglie concrete, che parlano di lavoro vero, di dignità, di giustizia sociale. Tutto quello di cui Giorgia Meloni non si occupa, impegnata ad aumentare gli stipendi ai ministri e ad inchinarsi alle lobby delle armi.

Il Movimento 5 Stelle voterà quattro volte SÌ. Con convinzione, con coraggio, con coerenza.

Non fate come La Russa. Non lasciate che decidano gli altri. Andiamo a votare. E facciamolo in massa.