Friuli Venezia Giulia: vitalizi più alti… per il carovita!

Grazie al Movimento 5 stelle il Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia si è impegnato a rivedere i vitalizi. Dopo la pausa estiva verrà discussa dall’aula la proposta di legge della nostra Consigliera Regionale Rosaria Capozzi, per porre un tetto massimo ai vitalizi e alle loro rivalutazioni annuali.

Facciamo un passo indietro per capire cosa sta succedendo.

In Friuli Venezia Giulia, regione guidata dal leghista Fedriga, lo scorso febbraio l’Ufficio di Presidenza del Consiglio, dove il Movimento non siede, ha aumentato i vitalizi agli ex consiglieri dell’8,1%. Secondo l’ISTAT lo imponeva la variazione media annua del 2022 dell’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI).

Avete capito bene: dato che il costo della vita aumenta bisogna aumentare i vitalizi degli ex politici regionali. E i cittadini quale aiuto per loro? I cittadini sono lasciati in balia di un’inflazione che viaggia a doppia cifra e di un aumento spropositato dei tassi d’interesse dei mutui, dal mancato rinnovo dei contratti, che penalizza milioni di lavoratori dipendenti e dalla precarietà e dal lavoro povero.

Nella Regione del leghista Fredriga per effetto dell’inflazione, gli assegni più onerosi per il bilancio sono passati nel giro di un anno da € 6.449,89 a € 7.195,45, con un aumento del 10%. E se non si interviene entro l’anno anno, nel giro di qualche mese, questi assegni potrebbero superare la cifra di € 7.500 a fronte dell’attuale indennità di presenza dei consiglieri regionali che è pari a € 6.300 lordi.

Quindi, riepilogando, i vitalizi dei politici regionali non solo aumentano per far fronte all’aumento dei prezzi al consumo, ma potrebbero addirittura diventare più alti degli stipendi dei politici stessi.

In un periodo in cui i tassi di interesse dei mutui sono aumentati in maniera vertiginosa, le bollette sono impazzite, i salari non crescono e il carovita stanno mettendo in difficoltà milioni di italiani, attendiamo con ansia che venga discussa in aula la proposta di legge della Consigliera Regionale del Movimento 5 Stelle Rosaria Capozzi per mettere un freno a questa ingiustizia.