Marche: il centrodestra se ne frega dei cittadini e boccia la mozione sul salario minimo

Dopo quasi due anni dalla sua presentazione, il Consiglio regionale delle Marche ha discusso la mozione di sostegno al salario minimo legale della nostra capogruppo Marta Ruggeri, unitamente a quella presentata ad agosto dal Partito Democratico. La mozione chiedeva l’impegno da parte della Regione Marche a sostenere la proposta di legge sul salario minimo presentata alle Camere a prima firma di Giuseppe Conte. Le due mozioni sono state entrambe bocciate dalla maggioranza di destra, che si dimostra ancora una volta del tutto insensibile ai bisogni dei cittadini.

Il salario minimo è una misura di civiltà diretta a contrastare il fenomeno dei cosiddetti “lavoratori poveri”, assolutamente necessaria in un Paese come l’Italia, unico Paese in Europa in cui dal 1990 ad oggi i salari reali sono diminuiti. Ricordiamo inoltre che nell’Unione Europea ben 22 Paesi su 27 hanno già da tempo il salario minimo stabilito per legge. In Italia il 12% dei lavoratori occupati si trova sotto la soglia della povertà e il fenomeno del precariato e della povertà lavorativa è in crescita, in un contesto che peraltro continua a peggiorare a causa dell’inflazione.

Con il salario minimo si intende fissare un principio di buonsenso: nessun lavoratore può guadagnare meno di quanto previsto dai contratti collettivi nazionali di lavoro più rappresentativi – ossia quelli firmati dalle principali associazioni sindacali e datoriali – e comunque, il salario minimo stabilito dal contratto collettivo non potrà mai scendere sotto i 9 euro lordi all’ora.

Con l’istituzione di un salario minimo legale andremmo a proteggere le categorie più a rischio di emarginazione e sfruttamento, primi fra tutti i giovani e donne. Il 23,3% di queste ultime vedrebbe crescere il proprio salario, come già avvenuto negli altri Paesi europei dove è stato introdotto.

Ancora maggiore sarebbe il vantaggio per i giovani. Oggi il 47% di quelli con meno di 29 anni guadagna meno di 9 euro lordi l’ora.

Se vogliamo veramente incentivare le nascite, iniziamo con il mettere argine al precariato giovanile.

La verità è che la destra non ha nessun interesse a tutelare e a migliorare la vita dei cittadini, ma solo a difendere i propri interessi di partito.

Partecipa alla campagna sul Salario minimo!

Il MoVimento 5 Stelle è impegnato a sostenere la campagna per la raccolta firme il salario minimo subito. Aiutaci anche tu!

Come puoi contribuire?

  1. Firma la petizione sul sito www.salariominimosubito.it
  2. Consulta la mappa e vai a firmare ad uno dei tanti banchetti del Movimento 5 stelle organizzati in tutta Italia.
  3. Utilizza sui social l’hashtag ufficiale della campagna #salariominimo
  4. Condividi il materiale e invita amici e conoscenti ad unirsi alla causa
  5. Organizza un evento o un banchetto per la raccolta delle firme e fai video e foto condividendole sui social con l’hashtag #SalarioMinimoSubito. Se condividi le foto su Instagram ricorda di taggare il Movimento5stelle!

Scarica qui i kit della campagna:

KIT M5S:
https://drive.google.com/drive/u/2/folders/1cRbhrCW2BUqSff73-0zabazmp_9VqNZv

KIT GENERICO:
https://drive.google.com/drive/u/2/folders/1d_ta9zV7ZqC-wL3knTT1zyFjQytmzoLT