La casta vuole riprendersi tutto ma noi non ci arrenderemo mai

Vogliono riprendersi tutto. Tutto quello che era loro. E contro cui il Movimento si è battuto negli anni. La casta vuole tornare casta. Voli di stato, vitalizi, finanziamenti pubblici. E poi, soprattutto, l’arroganza di chi afferma: io sono io, e voi? Beh, voi…

La presidente del Senato usa l’aereo di Stato 128 volte in un anno, manco fosse un’auto a noleggio. Anche se a pagare, per il Falcon dell’Aeronautica sono gli italiani. Spiegazioni? Zero.

L’ex governatore Formigoni, già condannato per essersi messo in tasca le tangenti della Sanità, pretende anche un vitalizio. E alcuni senatori, pur di accontentarlo, arrivano ad affermare che, in fondo, il vitalizio d’oro del politico corrotto e la pensione minima di un lavoratore incensurato, sono la stessa cosa. Il Movimento però si è fatto sentire e ha chiesto e ottenuto che l’amministrazione del Senato faccia ricorso contro questa decisione assurda, che offende gli italiani.

Matteo Renzi, invece, mette ogni mese in tasca lo stipendio da senatore, poi passa il tempo in giro per conferenze. Spiegando che un regime come quello saudita può essere un “Nuovo rinascimento”. Incontra dirigenti dei servizi segreti all’autogrill, mentre chiede al premier di rimettere la delega sui servizi segreti. E proprio su quell’incontro, si dovrà fare chiarezza, visto che il Movimento ha depositato una interrogazione parlamentare con cui chiede di sapere cosa sia effettivamente accaduto.

Che fine abbiano fatto i 49 milioni della Lega, poi, è un mistero a tinte russe. Mentre sulla Film Commission i commercialisti del Carroccio sono già indagati. Ma guai a chiedere ai diretti interessati. Anche quando spuntano servizi giornalistici che sollevano nuovi dubbi.

Come quello sul sottosegretario leghista Claudio Durigon, libero di dire che un generale della Guardia di finanza è stato messo dalla Lega a indagare sulla Lega, e soprattutto libero di non rispondere a chi gli chiede una spiegazione. A chi gli chiede un po’ di trasparenza. Visto che rappresenta il governo italiano e visto che gli stessi italiani gli pagano lo stipendio da deputato. Ma Durigon tace. Perché mai dovrebbe rispondere? Io sono io, è come se dicesse. E voi, cari cittadini? Voi… vabbè, lo sapete.

Ma anche in questo caso, non molliamo. Proprio in queste ore il Movimento cinque stelle ha chiesto formalmente al governo di intervenire. Finché ci siamo noi, non potranno far finta di nulla.